Controlli sulle strutture ricettive in Italia: numeri, chi verifica cosa e quali sono gli errori più sanzionati

Controlli sulle strutture ricettive in Italia numeri chi verifica cosa e quali sono gli errori più sanzionati

Controlli sulle strutture ricettive in Italia: numeri, chi verifica cosa e quali sono gli errori più sanzionati

Negli ultimi anni i controlli su hotel, B&B, affittacamere, case vacanza e agriturismi sono aumentati. La spinta arriva da nuove norme (come il CIN) e da un’attenzione crescente verso abusivismo, sicurezza e adempimenti digitali. In questa guida trovi i numeri principali, chi effettua i controlli, le violazioni più frequenti (con casi reali), quanto si rischia e una checklist pratica per metterti in regola.

In breve

  • I controlli 2024–2025 sono più frequenti e coordinati (Polizia Locale, Carabinieri NAS, GdF, Questure).
  • Storicamente erano pochi: 1.431 ispezioni su ~13.000 alloggi mappati (2023–2024), 99 verbali totali.
  • Campagna NAS: 2.500 B&B controllati, 20% irregolari, 731 violazioni amministrative + 61 penali, >500.000 € in sanzioni.
  • Obblighi “caldi”: CIN (richiesta/esposizione/annunci), identificazione & Alloggiati Web (art. 109 TULPS), SCIA e titoli, sicurezza/igiene, fisco & imposta di soggiorno.
  • L’attività abusiva è tra le più colpite: multe fino a 15.000 € + chiusura.
  • Con il CIN a regime, attesi migliaia di controlli/anno e sanzioni complessive in crescita.
  • Mettersi in regola è fattibile: processi chiari, prove documentali, strumenti giusti.

Indice

Il quadro in numeri

Controlli ordinari 2023–fine 2024. Le Polizie Locali delle principali città hanno effettuato 1.431 ispezioni su circa 13.000 alloggi individuati (Airbnb/Booking ecc.), con 99 verbali elevati. In pratica, solo ~10% delle strutture è stato ispezionato e molte irregolarità sono rimaste sommerse.

Stretta 2024–2025 (Carabinieri NAS). Avviata a fine 2024 (anche in vista del Giubileo 2025) una campagna nazionale sui B&B e affini: 2.500 controlli, 1 su 5 irregolare. Accertate 731 violazioni amministrative e 61 penali; >500.000 € di sanzioni; 435 persone segnalate all’autorità amministrativa e 48 a quella giudiziaria; circa 10 strutture sequestrate/sospese per gravi irregolarità.

Interpretazione. I controlli non sono ancora capillari, ma quando arrivano sono più approfonditi e con esiti concreti (multe, sequestri, sospensioni).

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Chi controlla cosa

Polizia Locale (Vigili urbani)
Verifica SCIA/titoli, rispetto di regolamenti locali/regionali, CIN (richiesta/esposizione/annunci). È il presidio tipico per le ispezioni amministrative sul territorio.

Carabinieri – NAS e reparti territoriali
Focalizzati su igiene e sicurezza, requisiti strutturali e, nelle campagne straordinarie, anche su identificazione & Alloggiati Web. Possono elevare sanzioni, segnalare reati, disporre sequestri/sospensioni.

Guardia di Finanza (GdF)
Si concentra su fiscalità e tributi: imposta di soggiorno, redditi da locazione, eventuale “nero”. Spesso interviene a valle di ispezioni amministrative che fanno emergere criticità economiche.

Polizia di Stato (Questure)
Gestisce Alloggiati Web e vigila su identificazione ospiti e comunicazione delle generalità entro i termini previsti dall’art. 109 TULPS.

Le violazioni più comuni

1) Identificazione & Alloggiati Web (art. 109 TULPS)

Obbligo di registrare i documenti degli ospiti e trasmettere i dati alla Questura entro 24 ore dall’arrivo (se il soggiorno è inferiore a 24 ore, la comunicazione va inviata all’arrivo stesso). È un adempimento di pubblica sicurezza.
Sanzione: reato contravvenzionale (ammenda fino a 206 € o arresto fino a 3 mesi).
Nella pratica: nei controlli 2024–25 sono emersi casi legati a self check-in gestito senza adeguate procedure di identificazione o a strutture abusive che omettevano deliberatamente le comunicazioni.

2) CIN: richiesta, esposizione e annunci

Il Codice Identificativo Nazionale è obbligatorio per affitti brevi e strutture ricettive: va richiesto, esposto all’esterno e inserito in tutti gli annunci (anche OTA).
Sanzioni tipiche:

  • Mancanza del CIN: 800–8.000 €
  • Mancata esposizione o assenza del CIN negli annunci: 500–5.000 € (per unità) + rimozione annunci irregolari

Mancanza dotazioni minime di sicurezza (dove previste): 600–6.000 €

3) Attività abusiva (senza titoli/autorizzazioni)

Gestire B&B, affittacamere o CAV senza SCIA/licenze è tra le violazioni più gravi.
Sanzioni tipiche: 5.000–15.000 € + chiusura; possibili sequestri.
Casi reali: B&B totalmente abusivi (es. in garage) e strutture che operavano come alberghi clandestini: scattati sequestri e denunce.

4) Requisiti, classificazione e capacità ricettiva

Infrazioni come categoria non coerente (es. affittacamere “familiare” che opera di fatto come impresa), posti letto eccedenti, dotazioni minime mancanti.
Sanzioni: da centinaia a migliaia di euro, con importi e fattispecie che variano per Regione.

5) Igiene, sicurezza, antincendio

Controlli su pulizia, colazioni e conservazione alimenti (HACCP ove richiesto), dotazioni antincendio (estintori, rilevatori), uscite di sicurezza.
Esiti possibili: sanzioni amministrative; nei casi gravi (es. alimenti avariati) anche notizie di reato e sequestri.

6) Imposta di soggiorno e fisco

La tassa di soggiorno va riscossa e versata nei termini (con dichiarazione annuale).
Sul piano fiscale, omesse dichiarazioni dei canoni da affitti brevi (cedolare secca) comportano sanzioni elevate (oggi pari al 240% dell’imposta, con minimo 500 €), oltre a imposte arretrate e interessi. La GdF effettua spesso accertamenti mirati.

Volume annuo di infrazioni e sanzioni

  • Prima del 2024, poche decine di sanzioni l’anno per città, enforcement limitato.
  • Fine 2024–inizio 2025, con la campagna NAS, siamo passati a centinaia di violazioni accertate e oltre mezzo milione di euro in sanzioni solo in quell’operazione; sommando ispezioni Polizie Locali e GdF, il totale annuo verosimilmente supera i 600–700 mila €.

In prospettiva, con CIN a regime e piani ispettivi coordinati, le ispezioni possono raggiungere ogni anno migliaia di strutture e le sanzioni complessive superare 1 milione di €.

Trend 2026: cosa aspettarsi

  • Meno tolleranza su CIN, identificazione e titoli abilitativi.
  • Più coordinamento tra Polizia Locale, NAS, Questure e GdF.
  • Focus digitale: adempimenti tracciabili (Alloggiati Web), prove documentali, annunci conformi.

Rischio reputazionale: oltre alla sanzione, sospensioni/chiusure hanno impatto diretto su vendite e partnership.

Tabella sanzioni

Ambito Violazione tipica Sanzione indicativa
CIN Mancanza del codice 800–8.000 €
CIN Non esposto / assente negli annunci 500–5.000 € (per unità) + rimozione annunci
Art. 109 TULPS Mancata identificazione/comunicazione ospiti (Alloggiati Web) Reato contravvenzionale: ammenda fino a 206 € o arresto fino a 3 mesi
Titoli/autorizzazioni Esercizio senza SCIA/licenze 5.000–15.000 € + chiusura
Classificazione/capienza Categoria errata, posti letto eccedenti Centinaia–migliaia di € (in base alla Regione)
Igiene/sicurezza HACCP mancante ove dovuto, dispositivi assenti, non conformità antincendio Sanzioni amministrative; sequestri nei casi gravi
Imposta di soggiorno Omissioni/ritardi versamenti e dichiarazioni Recupero + sanzioni proporzionali
Fisco (redditi) Omissione redditi da locazione 240% dell’imposta dovuta (min. 500 €) + imposte e interessi

Nota: importi e fattispecie possono variare in base a Regioni/Comuni e all’evoluzione normativa. Verifica sempre il tuo quadro locale.

FAQ essenziali

Posso fare self check-in?

Sì, ma non esonera dagli obblighi di identificazione certa e invio dei dati ad Alloggiati Web nei termini. Assicurati che il processo produca evidenze utili (log, tempi) e che la comunicazione sia puntuale.

Devo esporre il CIN anche all’esterno?

Sì. Il CIN va esposto fuori dalla struttura e indicato in tutti gli annunci (sito e OTA).

Ho pochi posti letto: mi riguardano le dotazioni di sicurezza?

Sì. Anche i micro-alloggi devono rispettare misure minime; soglie e dettagli variano per normativa locale e configurazione della struttura.

Chi mi controlla sulla tassa di soggiorno?

Il Comune e, in caso di irregolarità fiscali o redditi non dichiarati, può intervenire la Guardia di Finanza.

Checklist operativa (salvala!)

CIN – Richiesto su BDSR, esposto all’esterno, presente in ogni annuncio (sito e OTA).

Alloggiati Web – Abilitazione attiva; invio dati entro 24h (o 6h se soggiorno <24h); ricevute conservate.

Titoli e categorie – SCIA/licenze allineate a quanto offri (posti letto, categoria, dotazioni). Aggiorna subito variazioni.

Igiene e sicurezza – HACCP se somministri (colazioni ecc.); estintori/rilevatori dove richiesti; manutenzioni periodiche.

Imposta di soggiorno e fisco – Iscrizione al portale comunale, versamenti e dichiarazione annuale; corretta tassazione dei redditi (cedolare secca o regime d’impresa).

Self check-in – Flusso documentato: riconoscimento affidabile, tracciabilità, invio tempestivo ad Alloggiati Web.

Controlli più frequenti e incisivi

Il contesto è cambiato: da un enforcement sporadico si è passati a controlli più frequenti e incisivi. Gli errori più sanzionati restano CIN non gestito correttamente, titoli mancanti/incoerenti, identificazione/Alloggiati Web lacunosi e adempimenti fiscali trascurati. 

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