Proposta di Regolamentazione sulle locazioni turistiche a Venezia
Lo scorso 15 novembre 2024, Venezia è stata il teatro di un dibattito acceso su uno dei temi più complessi e controversi degli ultimi anni: le locazioni turistiche.
L’evento, intitolato “Regolamento Locazioni Turistiche a Venezia: la Casa è tua o forse no?”, è stato organizzato da una coalizione delle maggiori associazioni di categoria del settore delle locazioni brevi e turistiche, tra cui ABBAV, Bre-Ve, Pro.Loca.Tur, Confedilizia Venezia, FIAIP Venezia, CNA Venezia, AGATA e Gesticond.
L’obiettivo è stato quello di aprire uno spazio di dialogo e riflessione su un nuovo regolamento proposto dal Comune di Venezia, che ha lo scopo di ridurre il fenomeno delle locazioni brevi per favorire la residenzialità stabile.
Un regolamento controverso
La domanda centrale dell’evento è stata provocatoria e diretta: cosa significa essere proprietari di un immobile a Venezia oggi?
E come cambierebbe questo concetto con il nuovo regolamento sulle locazioni turistiche?
Il Comune di Venezia mira a introdurre misure restrittive per le locazioni brevi, per preservare il tessuto residenziale della città.
La proposta, però, ha sollevato numerose domande e perplessità, soprattutto riguardo ai diritti dei proprietari.
Uno dei temi principali discussi durante l’incontro è stato il rischio di limitare il diritto di proprietà privata.
Le associazioni hanno evidenziato come l’intervento pubblico rischi di creare nuove difficoltà per chi possiede immobili e decide di affittarli, soprattutto in un contesto in cui l’investimento immobiliare rappresenta una delle poche opportunità di rendita per molti cittadini.
La proprietà privata, come ribadito dall’avvocato Marchi di Confedilizia Venezia, è sacra e non dovrebbe essere oggetto di limitazioni arbitrarie che rischiano di comprimere la libertà economica e personale dei proprietari.
Residenzialità e diritti acquisiti
Durante l’evento, è stato sottolineato come il regolamento miri a regolamentare le locazioni turistiche introducendo un “bollino” per gli appartamenti, una sorta di certificazione che consente di affittare l’immobile per fini turistici senza intaccarne la destinazione d’uso residenziale.
Sono emerse diverse preoccupazioni riguardo al fatto che questo tipo di regolamentazione potrebbe non essere sufficiente per tutelare la residenzialità, se non accompagnata da una serie di misure di incentivazione per gli affitti ai residenti.
Il senatore Raffaele Speranzon, intervenuto all’evento, ha evidenziato come il dialogo con le istituzioni sia fondamentale per trovare un equilibrio tra gli interessi dei proprietari e quelli della città.
“Venezia ha bisogno di misure equilibrate per tutelare il suo patrimonio e la qualità della vita dei residenti, senza demonizzare un settore che apporta risorse importanti e crea posti di lavoro,” ha affermato Speranzon, ponendo l’accento sull’importanza di aumentare i controlli contro l’abusivismo e di offrire maggiori tutele giuridiche per i proprietari in caso di morosità degli inquilini.
L’intervento di Paolo Zennaro, CEO di Wiisy
Un altro intervento significativo è stato quello del nostro Paolo Zennaro, CEO di Wiisy che ha affrontato il tema del self check-in e della conformità alle normative vigenti.
Zennaro ha citato che all’art 5 della proposta di regolamentazione del comune di Venezia, in riferimento alla legge italiana (Legge 773 del 1931, TULPS 109) , sebbene sia possibile ricevere i documenti degli ospiti in anticipo, viene richiesto che il check-in venga effettuato in presenza, “de visu” e con il documento originale in mano.
Zennaro ha poi affrontato la questione delle chiavi e dei sistemi di accesso agli appartamenti, sostenendo che non esiste alcuna legge che specifichi come un proprietario debba aprire la propria casa.
Che si tratti di una serratura elettronica o di una tastiera numerica, ogni modalità è legale, purché non violi le regole del decoro urbano o quelle condominiali.
A tal proposito, Zennaro ha ricordato che per Venezia centro storico, l’installazione di scatolette (box contenti chiavi) richiede l’autorizzazione della Sopraintendenza, così come avviene per le targhette numeriche obbligatorie su tutti i palazzi sottoposti a vincolo.
Infine, Paolo Zennaro ha presentato la soluzione offerta da Wiisy per facilitare la gestione burocratica delle strutture ricettive.
Wiisy ha sviluppato un’applicazione che consente ai gestori di trasformare il proprio smartphone in uno scanner per digitalizzare i documenti di identità, raccogliendo i dati degli ospiti e inviandoli automaticamente sia al Portale Alloggiati che all’Istat regionale, in conformità alle normative GDPR europee.
Zennaro ha sottolineato l’importanza di rispettare le normative sulla privacy. Ricordando infatti che, oltre a non dover trasmettere i documenti di identità tramite strumenti che trattengono i dati al di fuori del territorio europeo, è fatto divieto trattenere i dati dei documenti di identità dopo aver espletato l’invio alle autorità competenti, come ad esempio fotocopie o salvataggi su cellulari o all’interno del proprio PC.
“La nostra missione è quella di aiutare i proprietari e gli operatori a rispettare tutte le normative, dal check-in in presenza alla tutela della privacy,” ha affermato Zennaro, aggiungendo che non rispettare tali normative può portare a gravi sanzioni, inclusi l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino ad € 206,00 per ogni mancata o errata comunicazione dei propri ospiti al Portale Alloggiati.
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Le conseguenze economiche e sociali
Un altro aspetto cruciale affrontato è stato quello delle conseguenze economiche e sociali del regolamento.
Come illustrato dall’intervento dell’assessore Venturini, l’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita dei residenti limitando le frizioni tra chi vive stabilmente nei condomini e chi utilizza gli appartamenti per le locazioni brevi.
Ma il rischio che le nuove regole possano creare un mercato sommerso è concreto.
Gli esempi di città come New York e Parigi dimostrano che misure eccessivamente restrittive possono avere effetti controproducenti, aumentando gli affitti in nero e riducendo l’offerta legale di alloggi per i turisti.
“La locazione turistica non è solo una fonte di reddito per i proprietari, ma genera un indotto economico che coinvolge molte figure professionali: geometri, architetti, agenti immobiliari, elettricisti, idraulici, arredatori, e non solo,” ha aggiunto Giolo, uno dei relatori intervenuti.
Secondo Giolo, gli investimenti necessari per adeguare un appartamento alle esigenze del mercato turistico possono contribuire al restauro del patrimonio immobiliare privato, generando un impatto positivo sull’economia locale.
Libertà e regolamentazione: una questione di equilibrio
L’avvocato Marchi ha concluso il suo intervento citando Ungaretti: “Stiamo come d’autunno sugli alberi le foglie”, descrivendo così lo stato d’incertezza in cui si trovano oggi i proprietari veneziani.
La proposta di regolamento, per Marchi, rischia di essere solo un’altra foglia destinata a cadere, se non si troverà un equilibrio che tuteli davvero i diritti di tutte le parti in gioco.
L’incontro ha mostrato come la questione delle locazioni turistiche a Venezia sia complessa e coinvolga molteplici aspetti: dal diritto alla proprietà privata alla tutela della residenzialità, dalle conseguenze economiche e sociali delle nuove norme alla necessità di una regolamentazione chiara e condivisa.
Solo attraverso un dialogo costruttivo e un confronto aperto tra istituzioni, proprietari e cittadini sarà possibile trovare soluzioni che permettano di conciliare la bellezza e la vivibilità di Venezia con la libertà di iniziativa economica.
La nostra riflessione
Il futuro delle locazioni turistiche a Venezia rimane incerto, e il nuovo regolamento sembra sollevare più domande che risposte.
La strada da percorrere per garantire la residenzialità senza penalizzare i diritti dei proprietari è ancora lunga e piena di ostacoli.
Una cosa è certa: la casa è tua, ma forse no, almeno finché non si troverà un punto d’incontro tra tutti gli interessi in gioco.
Continuate a seguirci su Wiisy per rimanere aggiornati su questa importante tematica e sugli sviluppi futuri riguardanti la regolamentazione delle locazioni turistiche a Venezia.
Scarica qui la Proposta di Regolamentazione del Comune di Venezia e l’allegato Regolamento:
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