L’imminente recessione “ripulirà” il mercato degli affitti brevi lasciando spazio solo ai veri professionisti dell’accoglienza, che ne usciranno più forti di prima. Solo chi seguirà la “ricetta del passato” potrà superare questa crisi. L’unica domanda è se tu sarai uno di questi.
Nell’articolo di oggi vogliamo darti degli spunti per farti prendere delle decisioni che ti permetteranno di raggiungere un chiaro obbiettivo:
“Prosperare una volta che il mondo sarà tornato alla normalità e i turisti avranno ricominciato a riversarsi a frotte nel Bel Paese”
Siamo perfettamente consapevoli che è un obbiettivo tutt’altro che semplice da raggiungere… tuttavia il passato ci dà ragione.
Pertanto, prima di addentrarci nel vivo dell’articolo, lasciaci infondere un po’ di speranza in un momento storico in cui le aspettative per il futuro sono tutt’altro che rosee.
Ti abbiamo inoltre preparato una sorpresa che ti permetterà di riprogrammare la tua attività sfruttando una semplice formula utilizzata da molte delle principali aziende di successo che sono nate proprio in periodi di recessione (e di cui ti parliamo in questo articolo).
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Sicuramente la situazione è grave, così come saranno ancora più gravi gli effetti sull’economia globale quando usciremo dalla quarantena. È estremamente probabile che ci troveremo ad affrontare una nuova recessione.
Tuttavia, come forse saprai, ogni crisi porta con sé delle opportunità…
Infatti, molte di quelle che oggi sono tra le aziende più potenti e floride sul mercato, hanno iniziato la loro avventura imprenditoriale in momenti di recessione. Di seguito trovi alcuni esempi:
- General Electric: crisi del 1892
- General Motors: crisi del 1908
- Disney: crisi del 1929
- Burger King: crisi del 1953
- FedEx: crisi del 1971
- Microsoft: crisi del 1975
- CNN: crisi del 1980
- Apple: crisi del 2001
- Airbnb: crisi del 2008
Ora lo sappiamo che starai pensando qualcosa del tipo:
“Ma cosa centrano questi colossi con me? In fondo io affitto a breve termine una (o qualche) abitazione… come potrei mai replicare i loro successi?”
Hai perfettamente ragione, infatti non vogliamo dire che dietro un’attività di affitti turistici a breve termine si possa celare un potenziale milionario o addirittura miliardario come quello delle aziende elencate poco fa…
Ti abbiamo riportato questi dati per farti riflettere ma soprattutto perché la loro situazione non è poi così distante dalla tua (e adesso ti diremo il perché).
Vedi, sebbene tu non sia molto probabilmente in possesso di un’idea rivoluzionaria per un mercato specifico, la tua è un’attività imprenditoriale esattamente come lo sono quelle aziende che abbiamo citato poco fa.
Come tale, le dinamiche di mercato post crisi o durante una recessione sono le medesime per tutti i tipi di business (ad eccezione di quelli che invece prosperano già nel mentre di una crisi – nel caso del Coronavirus, il settore farmaceutico è uno dei pochi che non sta subendo perdite ma che invece sta crescendo).
Pertanto, una volta terminata la crisi, ci saranno principalmente 3 tipologie di aziende.
Le 3 tipologie di aziende post Covid-19
1. Quelle che chiuderanno i battenti
I motivi per la chiusura possono essere diversi, come ad esempio:
-
- una impropria gestione delle finanze,
- un basso (o addirittura inesistente) budget da poter rinvestire per l’acquisizione di nuovi clienti,
- una pesante situazione debitoria
- una pessima o inesistente reputazione
- e così via…
Insomma, queste sono tutte quelle aziende che hanno sempre tirato a campare senza voler reinvestire nella propria realtà e senza volersi migliorare ma soprattutto che in questo preciso momento si aspettano che il mondo ritornerà ad essere quello di prima.
Qui dobbiamo essere brutalmente onesti con te: l’ultimo punto – ossia il ritorno ad una normalità pre-crisi – sarà assolutamente irrealizzabile (almeno per un buon periodo).
Il mercato cambierà, così come cambieranno le abitudini dei consumatori e questa non è un’opinione ma un fatto che ormai viene dato per certo da analisti ed economisti di tutto il mondo.
2. Quelle che sopravvivranno al colpo
…ma che, senza evolversi, non avranno speranze di rimanere aperte.
Queste aziende si trovano nel mezzo tra la 1° e la 3° categoria e sopravvivranno solo perché la loro condizione di partenza non era così malaccio come lo era invece nel caso precedente.
Tuttavia, sopravvivere alla crisi, non è sicuramente un indicatore che deve farti pensare che queste aziende rimarranno certamente aperte anche dopo.
Infatti, a meno che non evolvano e non si ributtino nel mercato con un nuovo slancio, queste (nel medio-lungo termine) saranno destinate a fare la fine della prima categoria e quindi a scomparire.
3. Quelle che festeggeranno (ovviamente s’intende in senso metaforico – ma neanche troppo).
Queste aziende, che già in passato avevano una virtuosa gestione delle finanze e che si sono sempre innovate cercando di migliorare costantemente la qualità dei prodotti/servizi offerti, vedranno migliorare la loro situazione di partenza e ciò visto che il mercato si sarà svuotato da buona parte delle aziende appartenenti alle due categorie precedenti.
Più spazio nel mercato significa una minore offerta (meno competitor) a parità di domanda (stesso numero di clienti presenti sul mercato) e questo significa a sua volta che, chi soddisferà quella domanda, potrà fare molti più soldi di prima.
Hai capito adesso perché ci sarà “di più” per meno aziende?
Ovviamente anche la domanda sarà inferiore, specialmente nel breve termine ma, a meno che non ci sia un peggioramento notevole della situazione attuale, nel medio termine i turisti ritorneranno a riversarsi a frotte nelle località turistiche.
Altro fattore da tenere assolutamente in considerazione è che, come dicevamo, il mercato cambierà.
In un nostro precedente articolo abbiamo già visto come i primi turisti che torneranno a prenotare saranno italiani, così come abbiamo visto che le mete extra urbane (fuori dai gradi centri abitati) saranno probabilmente tra le favorite.
Inoltre, per forza di cose, chi si metterà subito in viaggio una volta terminata l’emergenza sanitaria, saranno le persone abbienti.
Vediamo assieme il perché.
La prima soluzione: ripartire dai “Ricchi”
Ovviamente questa crisi è trasversale e quindi colpirà tutti i settori (o quasi tutti).
Questo comporterà una riduzione dei consumi in generale e, sebbene le persone facciano molta fatica e non siano assolutamente propense a rinunciare ai loro “premi” (come potrebbe essere, ad esempio, una vacanza), puoi ben immaginare che, se faticheranno a mettere il cibo in tavola, di fare un viaggio non se ne parlerà proprio.
Quindi ci sarà una riduzione iniziale della domanda e chi viaggerà saranno principalmente le persone con un’ampia disponibilità economica.
A questo punto devi porti una domanda per capire se riuscirai a riprendere il lavoro subito dopo l’emergenza sanitaria, ossia:
“La mia casa verrebbe affittata da una persona abbiente?”
Sappiamo che potrebbe sembrare un ragionamento “classista” ma in realtà, se hai seguito il ragionamento che ti abbiamo esposto fino ad ora, questa nostra previsione si basa su fatti certi ed inconfutabili.
Tuttavia esiste una via da seguire per mettersi al riparo dall’imminente tempesta in arrivo.
Troverai le indicazioni chiare e precise di quanto sarà necessario mettere in campo per sopravvivere nelle “Misure anticrisi per il settore degli affitti brevi”, a cui potrai accedere del tutto gratuitamente cliccando qui sotto.
Infatti, come è sempre accaduto nelle crisi o recessioni precedenti, le abitudini e la capacità di acquisto delle persone abbienti vengono intaccate in misura decisamente inferiore rispetto alla classe media (che è costretta a ridimensionare drasticamente le spese) o alla classe più povera (che è quella che purtroppo soffre maggiormente e subisce sempre le peggiori conseguenze di una crisi economica).
Quello che si è sempre riscontrato, guardando i dati del passato, è che le persone con un’ampia disponibilità economica non cambiano sostanzialmente le loro abitudini di acquisto ma anzi, molto spesso riescono a trovare dei modi per guadagnare ed aumentare il proprio patrimonio.
Ti riportiamo un esempio legato alla nautica da diporto che, anche se non è direttamente connesso con il settore immobiliare o degli affitti brevi, ti renderà perfettamente chiaro il concetto.
Dopo la crisi del 2008, le barche di piccole o medie dimensioni (che si rivolgevano quindi alla classe media) hanno subito uno stop repentino delle vendite, mentre invece i cantieri che costruivano i super, mega e giga yacht (quindi imbarcazioni sopra i 40 metri pensate per i “super ricchi”) hanno visto un aumento delle vendite e nel numero di unità prodotte.
Ma torniamo a noi…
Una volta che ti sarai oggettivamente domandato se la tua casa è stata pensata e studiata per ospitare delle persone abbienti, avrai di fronte 3 scenari.
3 tipologie di immobile che guideranno il futuro della tua attività
1.- Qualora lo sia, dovrai dedicarti a comunicare quanto più possibile e in più modi possibili il fatto che il tuo immobile dispone di tutte quelle caratteristiche necessarie affinché venga scelto da ospiti con una certa disponibilità economica.
NOTA BENE: attenzione che qui i toni sono fondamentali; non puoi di certo metterti a “urlare” al mondo che vuoi solo clienti ricchi! La comunicazione dovrà essere fatta in maniera elegante e dovrà basarsi molto sull’esclusività.
2.- Qualora invece il tuo immobile non sia attualmente adatto ad accogliere persone alto-spendenti ma possieda comunque un potenziale tale che, con qualche piccolo investimento, tu possa farlo diventare un gioiellino, allora prima dovrai concentrarti sull’apportare queste migliorie necessarie per poi comunicarle nel modo corretto.
3.- Se invece, nell’ultimo caso, il tuo immobile non si presta ad accogliere persone abbienti ed avrebbe bisogno di grandi investimenti per riuscire a essere riposizionato sul mercato con un diverso tipo di cliente target (i benestanti), allora potresti avere dei seri problemi a superare la fase iniziale e potenzialmente anche quella intermedia del post crisi.
Questo perché, anche se molti tuoi competitor diretti – che quindi mirano al tuo stesso target di clienti – avranno chiuso, ce ne saranno comunque molti altri che rimarranno aperti (almeno per un po’).
Molto plausibilmente partirà una guerra dei prezzi al ribasso e questo ti costringerà a ridurre drasticamente i tuoi margini affinché tu possa strappare i clienti (che saranno meno di prima) dalle mani dei tuoi concorrenti.
Questa tattica (visto che non si può certo parlare di strategia quando si contempla di abbassare i prezzi) non è sostenibile nel lungo termine così come non lo è nemmeno nel medio periodo.
Pertanto arriverà un certo punto in cui ti domanderai se il gioco vale ancora la candela.
Tuttavia esiste una soluzione per non rischiare di dover chiudere la tua attività!
La soluzione per sopravvivere a questa crisi viene dal passato
Devi investire in Acquisizione Clienti ed in Ricerca e Sviluppo.
Per quanto paradossale ti possa sembrare, questo è il momento di investire!
Non ieri, non domani… ORA!
Non perché sia il momento migliore ma perché è una questione di necessità (a breve ti sarà chiaro il perché).
Come è accaduto durante tutte le precedenti crisi o recessioni, le aziende che sono cresciute sono state proprio quelle che hanno investito in Acquisizione Clienti ed in Ricerca e Sviluppo mentre tutti i loro competitor si chiudevano a riccio impauriti aspettando che la tempesta passasse.
A qualsiasi categoria tu possa appartenere, se non investirai adesso in queste 2 attività, il rischio di soccombere è estremamente elevato.
Devi investire adesso perché l’Acquisizione Clienti (ossia il Marketing che serve per portare nuovo ossigeno e quindi nuovi clienti alla tua azienda) e la Ricerca e Sviluppo (ossia tutte quelle attività atte a migliorare l’esperienza d’acquisto o il servizio da te proposto) sono le uniche 2 attività che portano fatturato e utili in tutti i tipi di azienda.
Questa è una verità che ti confermerà qualunque analista o economista così come te lo confermerà qualsiasi Amministratore Delegato di un’azienda di successo.
Pertanto è questo il momento di investire anche perché, se non lo farai tu, ci sarà comunque un tuo competitor che metterà in atto questa strategia per guadagnare quote di mercato e crearsi una posizione più solida, andando ad indebolire quella dei suoi concorrenti (dei quali potresti far parte anche tu).
Inoltre, migliorando la qualità del servizio offerto, ti potrai mettere al sicuro dalla guerra dei prezzi dato che ci sarà sempre chi prediligerà un servizio impeccabile che costa di più rispetto ad un servizio scarso o di bassa qualità offerto ad un prezzo ridotto (e questo vale indipendentemente dalla capacità di spesa del cliente).
Ora forse potresti trovarti in una situazione in cui magari non sai bene cosa devi fare o da dove partire per investire in queste attività…
Ed è proprio per tale ragione che vogliamo darti il nostro più sincero e concreto aiuto per farti superare questa crisi!
Misure anticrisi per il settore degli affitti brevi
Per quanto riguarda l’attività di Ricerca e Sviluppo e quindi il miglioramento dei servizi offerti, noi di Wiisy possiamo fare molto poco per aiutarti… tuttavia possiamo darti un aiuto concreto per quanto riguarda l’Acquisizione Clienti e quindi il piano di marketing da implementare!
Abbiamo realizzato una serie di materiali che abbiamo deciso di fornire gratuitamente e che trattano proprio di marketing e comunicazione. Nello specifico:
- Articoli appositamente selezionati dal nostro blog che ti forniranno degli scenari di quali potrebbero essere le possibili evoluzioni future del mercato degli affitti turistici brevi, così che tu possa iniziare a programmare il tuo futuro fin da subito.
- 9 ore di formazione (2 Webinar di approfondimento su strategie di marketing immediatamente applicabili e 3 webinar sulla gestione dei canali social) che ti serviranno per far arrivare nuovi clienti e far tornare i tuoi vecchi ospiti.
- Video contenenti consigli pratici per migliorare il servizio erogato in modo da avere frotte di clienti non solo soddisfatti ma entusiasti del tuo servizio.
- E molto altro ancora…
Non pensare che, essendo risorse gratuite, siano di poco valore.
Noi non siamo quel tipo di azienda che crea dei materiali presentandoli in maniera sensazionalistica ma che poi, di fondo, propone cose trite e ritrite prive di un reale valore o che non sono utilizzabili perchè troppo teoriche.
Il motivo per cui sono gratis – nonostante altre realtà avrebbero potuto venderle ad un prezzo anche elevato – è che abbiamo deciso di metterci in gioco in modo da poterti permettere di superare l’imminente crisi che avrà delle ripercussioni gravissime sul settore turistico.
Questo perché crediamo profondamente che l’unico modo per lavorare in maniera etica e sopravvivere ad un mercato che, inevitabilmente, cambierà è quello di “fare squadra” per lavorare verso un obbiettivo comune.
Queste risorse ti saranno estremamente utili per poter capire che materiali realizzare nel tuo marketing, che tipo di tono comunicativo dovrai utilizzare e come potrai veicolare al meglio il tuo messaggio ai tuoi potenziali clienti.
Se vuoi avere a disposizioni le armi che ti permetteranno di riprogrammare la tua attività di affitti brevi così da ripartire il più velocemente possibile non appena i turisti ritorneranno, allora clicca sul tasto qui sotto per visitare la pagina dalla quale potrai iscriverti ed avere accesso alle nostre “Misure anticrisi per il settore degli affitti brevi”
Buon lavoro da Wiisy