Sai cosa rischi se non trasmetti i dati in questura?

Sai cosa rischi se non trasmetti i dati in questura? Wiisy

Cosa rischiamo se non trasmettiamo i dati in questura? Se gestiamo un appartamento in affitto breve, per esempio, e dimentichiamo di trasmettere i dati in questura, inviando quelli di tutti i nostri ospiti entro 24 ore dall’arrivo, rischiamo una multa pari a 206 euro e fino a tre mesi di detenzione. Anche sbagliare a inserire le informazioni sulle schedine alloggiati può configurarsi come un reato penale.

ULTIMO AGGIORNAMENTO 23 DICEMBRE 2020

L’invio dei dati in questura può essere fatto esclusivamente in via telematica tramite il Portale Alloggiati. Si tratta di una regola che vale per tutti i gestori di strutture ricettive in senso allargato, dai grandi complessi alberghieri passando per B&B, pensioni, affittacamere e case vacanze.

L’obbligo nasce per motivi di sicurezza pubblica. Tracciare i flussi turistici, anche di breve durata, può rivelarsi uno strumento utile alla Polizia per contrastare più efficacemente criminalità e terrorismo.

L’obbligo di comunicare correttamente e tempestivamente i dati degli alloggiati alla Polizia di Stato nasce per motivi di sicurezza pubblica

Il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza

In passato, prima del dicembre 2018, il dovere di registrare e trasmettere i dati in questura era previsto solo per gli alberghi e le strutture ricettive vere e proprie. Oppure in caso di ospiti extracomunitari. L’attuale normativa, con il Decreto Sicurezza 2018, ha cambiato le carte in tavola, estendendo l’onere a chiunque affitti anche una sola camera, pure se per ventiquattro ore soltanto. Si tratta di una responsabilità gravosa.

L’intervento della Corte Costituzionale

L’articolo 109 del TULPS (Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza), che ad oggi regola il tema della comunicazione alle autorità dei dati degli ospiti alloggiati in strutture ricettive e case vacanze, ha subito molte modifiche negli ultimi anni. C’è stato un periodo in cui la sanzione penale è stata sostituita dalla sola sanzione amministrativa (art.7 della Legge 97/1995).

Le varie riscritture hanno causato diverse difficoltà interpretative. A causa di un errore dei legislatori, in una delle trascrizioni era stato addirittura omesso il sistema sanzionatorio per chi dimentica di inviare i dati sugli alloggiati alla Polizia di Stato. L’intervento della Corte Costituzionale ha chiarito che la sanzione c’è ed è penale. Inoltre dobbiamo sapere che:

  • l’obbligo di comunicazione dei dati in questura esiste ed è giornaliero
  • per gli ospiti che si fermano meno di un giorno, la trasmissione delle schedine alloggiati deve essere fatta subito dopo l’arrivo
  • se la legge su alloggiati e Polizia di Stato non viene rispettata si rischiano fino a 3 mesi di detenzione o una sanzione fino a 206 euro. 

Non c’è scampo: si rischiano fino a 3 mesi di detenzione o una sanzione fino a 206 euro

Sbagliare più volte a trasmettere i dati in questura mette in grossi guai

Nel caso in cui il reato venga ripetuto, perché ci si dimentica più di una volta di comunicare i dati in questura, entra in gioco anche l’articolo 81 del Codice Penale. Prevede di punire il reato continuato con la pena da infliggersi per la violazione più grave, aumentata fino al triplo. Si rischia, quindi, se non si rispettano le regole su alloggiati e Polizia di Stato, fino a 9 mesi di carcere e una sanzione pari a oltre 600 euro per ogni check-in dimenticato.

Anche se dovesse accadere una sola volta, in ogni caso, rischiamo di perdere temporaneamente l’autorizzazione a svolgere l’attività ricettiva. 

Oltre a pagare una multa salata e rischiare una pena detentiva potremmo essere costretti a chiudere temporaneamente la nostra attività ricettiva

Alloggiati e Polizia di stato: il problema è nel sistema

Verrebbe da dire: che problema c’è? Se sappiamo che la registrazione e l’invio dei dati in questura va fatta per legge, basta organizzarsi per non rischiare nulla. Purtroppo il Portale Alloggiati non è di facile utilizzo e possiamo incappare in difficoltà tecniche e malfunzionamenti. Gli ostacoli possono essere legati ai motivi più disparati, dalla connessione internet all’incompatibilità temporanea con browser e antivirus.

Senza contare che ventiquattro ore sono davvero poche e ci sono moltissime altre cose da fare quando si gestiscono appartamenti in affitto breve, case vacanze, Bed & Breakfast eccetera. Soprattutto se per lavoro ci occupiamo di molti appartamenti o camere. 

Difficoltà organizzative

Gli ospiti chiamano perché hanno dei dubbi sul riscaldamento o i condizionatori, le chiavi oppure la raccolta differenziata… Spesso arrivano nei momenti più disparati, fuori dai canonici orari di check-in. Oppure non arrivano tutti insieme. E quando ospitiamo un gruppo o una famiglia, per inviare le schedine alloggiati tramite Alloggiati Web, dobbiamo aspettare di avere i dati di tutti i membri.

Ecco perché, per risparmiare tempo, evitare errori e vivere tranquilli, sarebbe meglio potersi affidare a un sistema più pratico e sicuro.

L’app di Wiisy consente di effettuare il check-in degli ospiti in pochissimo tempo. Inoltre, molti dati vengono acquisiti automaticamente, con la scansione dei documenti digitali o una foto di quelli cartacei. Problema risolto!

Niente più problemi con il portale alloggiati: prova gratis per 1 mese Wiisy

Se poi per qualche motivo ci dimentichiamo di inviare un check-in salvato e pronto per l’invio, sarà l’app a ricordarcelo. E in ogni caso Wiisy farà l’invio per noi prima che siano trascorse le 24 ore. Richiedi qui una demo live.

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Ma rischio anche per un semplice errore ortografico?

In tema di Alloggiati e Polizia di Stato le regole sono severe. Affittare seconde e terze case in locazione turistica può essere molto vantaggioso economicamente, ma non è privo di rischi. Nel momento in cui dovessimo sbagliare i dati di un check-in, trattandosi di un tema che riguarda la sicurezza pubblica, non ci possiamo semplicemente appellare all’errore in buona fede e sperare che non accada nulla.

Abbiamo trascritto male parte di un cognome o non abbiamo fornito le corrette generalità di un ospite? Possiamo comunque incorrere negli stessi problemi e sanzioni di chi ha dimenticato del tutto di trasmettere i dati in questura. Perché rendiamo più difficile alla Polizia di Stato l’identificazione dell’ospite.

Anche un semplice errore di trascrizione può metterci nelle condizioni di dover sospendere temporaneamente l’attività e pagare una sanzione penale

Meglio evitare i problemi alla radice

Non è detto che verremo accusati di reato penale, ma passeremo delle brutte giornate in attesa di scoprire se accadrà o no e se dovremo pagare la sanzione. Nel frattempo, con buona probabilità, saremo costretti a sospendere la nostra attività turistica per un po’.

Anche se abbiamo intenzione di affittare occasionalmente la seconda casa al mare per arrotondare le entrate, è bene organizzarsi e farlo al meglio. Con la certezza di rispettare tutti gli obblighi di legge.

Per i property manager con un giro d’affari di piccole dimensioni e i proprietari che vogliono provare a mettere a reddito un immobile grazie alla locazione turistica, Wiisy offre un pacchetto a consumo che non prevede l’abbonamento mensile.

Per dimenticare ogni preoccupazione, rispettare la normativa ed eliminare definitivamente il rischio di multe e sanzioni puoi affidarti a Wiisy.

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