I travel pod o pod vacation sono una delle tendenze di viaggio per l’estate 2021. E dato che il virus che porta la Covid-19 resterà tra noi ancora a lungo, le pod vacation potrebbero diventare un’abitudine per i più cauti, anche quando i vaccini normalizzeranno la situazione. Di cosa si tratta? L’espressione travel pod nasce da una tipologia di tenda automontante, che si collega ad auto e roulotte creando una sorta di bolla per proteggere dal sole. Per estensione, oggi travel pod indica l’abitudine a viaggiare in piccoli gruppi, detti bolle.
Travel pod indica l’abitudine a viaggiare in piccoli gruppi isolati dagli altri
Una delle definizioni ufficiali che possiamo trovare online chiarisce che i travel pod “prevedono un gruppo di due o più famiglie i cui membri hanno seguito le linee guida per la quarantena e il distanziamento sociale necessari a prevenire il coronavirus e che pianificano di andare in vacanza insieme”. Si tratta, riassumendo, di un sistema per viaggiare sicuri.
Con parenti, amici o sconosciuti
Esistono due tipologie di pod vacation. La prima prevede di partire con la propria famiglia allargata, includendo ad esempio i nonni o i fratelli e le sorelle con i propri figli, oppure ancora una o due coppie di amici con gusti e interessi affini. La seconda invece coinvolge un piccolo gruppo di sconosciuti che decidono di viaggiare insieme dopo essersi sottoposti a un tampone di controllo. Così da essere sicuri di non poter contagiare nessuno con il nuovo coronavirus. Generalmente, questo secondo tipo di viaggi è organizzato da un’agenzia. Si tratta di un modo per soddisfare il desiderio di fare nuove conoscenze ed esplorare luoghi mai visti prima. Senza per questo tradire le raccomandazioni governative che riguardano il distanziamento sociale. È anche un modo intelligente per ridurre il pericoloso senso di isolamento che hanno vissuto molte persone che non hanno parenti stretti. Persone costrette al lockdown senza nessun convivente con cui passare le lunghe giornate di clausura. In quest’anno in cui la Pandemia ha cambiato drasticamente le nostre vite, tanti, per non rinunciare completamente alla propria socialità, hanno deciso di adottare il sistema delle bolle. Si continuano a vedere gli altri, scegliendo uno o al massimo due nuclei familiari da frequentare, escludendo chiunque altro. In questo modo, il rischio di contagio si riduce. Ma soprattutto diventa facile tracciare eventuali trasmissioni del virus, qualora uno dei componenti della bolla dovesse ammalarsi.
L’idea delle bolle nasce per non rinunciare completamente alla socialità, senza rischiare troppo
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Destinazioni e strutture
Chi sceglie un travel pod può optare per un vasto numero di destinazioni e strutture in cui pernottare. La regola (non scritta) è una sola: è necessario rispettare il distanziamento sanitario. I pod traveler quindi prediligono location immerse nella natura ed evitano le città d’arte e gli hotel. Al loro posto scelgono ville e appartamenti di grande metratura, affittano una barca a vela, uno o più camper eccetera.
La regola (non scritta) è una sola: è necessario rispettare il distanziamento sanitario
Questi gruppi di turisti sono composti da persone rispettose delle prescrizioni anti contagio. Indossano la mascherina, evitano di pranzare o cenare in luoghi affollati al chiuso, organizzano gite ed escursioni all’aperto, si mantengono ad almeno due metri di distanza da chiunque non faccia parte della bolla. Come riporta Forbes, il 79 percento degli intervistati da Virtuoso Ltd., un grande network di agenzie turistiche, dichiara di essere interessato ai pod travel.
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