Per affittare in sicurezza ai turisti appartamenti, camere e case vacanze ci sono tutta una serie di adempimenti e regole da seguire, a partire dall’obbligo di comunicare al Portale Alloggiati le generalità degli ospiti. Farlo è un obbligo di legge e ci mette (almeno in parte) al riparo da eventuali cattive intenzioni di chi entra nella nostra proprietà. Nessuno ha voglia di fare danni o peggio ancora commettere reati quando ha consegnato le proprie generalità, e sa che queste sono state comunicate in questura.
Quali sono invece gli accorgimenti che possiamo mettere in campo per far sentire sicuri i nostri ospiti e aiutarli in caso di emergenza? Vediamo insieme 5 consigli per affittare in sicurezza ai turisti e stare tutti più tranquilli.
1-Individuare i rischi potenziali e prevenire gli incidenti
Come recita un noto detto popolare prevenire è meglio che curare, ecco allora che per affittare in sicurezza ai turisti una cosa da fare prima ancora di iniziare la nostra attività di host è compilare un elenco dei potenziali rischi legati alla permanenza in alloggio.
Mettiamoci nei panni dei turisti, che non conoscono la nostra proprietà, ed esploriamo con attenzione ogni angolo. Quali sono i punti in cui qualcuno potrebbe inciampare o cadere? Ci sono scalini tra una stanza e l’altra, dislivelli, un piatto della doccia molto scivoloso?
Ora, elenco alla mano, cerchiamo di eliminare tutti o la maggior parte dei pericoli individuati. Quelli che non possiamo rimuovere facciamo in modo da contrassegnarli inequivocabilmente. Le scale devono essere sicure e dotate di corrimano, gli oggetti pericolosi riposti con attenzione e alla portata dei soli adulti. Eventuali cavi elettrici scoperti o prese elettriche mal ridotte vanno sistemati.
Analizziamo ogni rischio potenziale presente all’interno della nostra struttura per prevenire gli incidenti domestici
Facciamo attenzione, in particolare, alla sicurezza dei bambini. Se la nostra proprietà non è adatta ai più piccoli dobbiamo specificarlo. Se ci sono potenziali pericoli rappresentati da terrazzi o piscine facciamo in modo di informare prontamente i turisti.
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2-Mettere a disposizione contatti e indirizzi di emergenza
Un malore o un piccolo incidente domestico possono sempre capitare. Ricordiamoci allora di mettere in bella vista, magari vicino alla porta di ingresso o sopra al tavolo da pranzo, un elenco di contatti utili, comprensivo di:
- numero di emergenza unico 112 e altri numeri di emergenza locale
- numero e indirizzo dell’ospedale più vicino e della guardia medica notturna
- recapito telefonico dell’host (il nostro), assieme a un contatto di riserva se fossimo irraggiungibili
Accanto a queste informazioni, forniamo anche quelle per agire prontamente in caso di incendio, fuga di gas o terremoto e specifichiamo come comportarsi in caso di rischi specifici legati al territorio in cui operiamo. In alta montagna, ad esempio, potrebbe esserci il pericolo di una frana o di una valanga.
Ovviamente, non c’è bisogno di spaventare i turisti con un lungo elenco di potenziali tragedie nel momento in cui mettono piede nella casa o nell’appartamento in affitto breve. Rischieremmo di rovinare l’inizio della loro vacanza. Basta accennare con la massima tranquillità al fatto che in struttura c’è tutto quello che serve per informarsi e agire velocemente in caso di emergenza. Possiamo demandare eventuali spiegazioni a una guida dell’host, scritta apposta per i nostri ospiti e tradotta (almeno) in inglese.
Infine, ricordiamo ai turisti qual è il modo che preferiamo per essere contattati, magari al posto di una telefonata rispondiamo più volentieri a una chat su Whatsapp.
Specifichiamo come comportarsi in caso di rischi specifici legati al territorio in cui operiamo
3-Segnalare le vie di fuga e rispettare la prevenzione incendi
Seguiamo sempre le normative vigenti sulla sicurezza e il buon mantenimento delle apparecchiature a gas. Ricordiamoci, ad esempio, di far revisionare con regolarità la caldaia a gas per il riscaldamento e/o l’acqua calda. E installiamo in casa, camera o appartamento un rilevatore di monossido di carbonio funzionante.
Mettiamo a disposizione dei turisti anche un estintore, per il quale programmeremo una manutenzione periodica, così da accertarci che possa funzionare in caso di incendi.
La stessa attenzione e manutenzione va data anche agli impianti di climatizzazione, che devono essere sempre funzionanti e revisionati, non solo per evitare guai ma anche per offrire il massimo comfort agli ospiti. Controlliamo che il termostato funzioni correttamente e ricordiamoci di raccontare agli ospiti dove trovarlo e come funziona. Facciamo lo stesso per il riscaldamento e l’aria condizionata: non è sempre facile capire come usare questi impianti.
Ci sono abbastanza vie di fuga e sono ben segnalate? Assicuriamoci che sia così e appendiamo una mappa con il percorso di evacuazione in due punti diversi della struttura, così che gli ospiti possano consultarla facilmente. Se affittiamo singole stanze, ovviamente, dobbiamo mettere una mappa in ciascuna.
4-Comporre un kit di primo soccorso completo di tutto
Mettiamo a disposizione degli ospiti un kit di primo soccorso completo di tutto il materiale che potrebbe servire per intervenire in caso di incidente domestico. Facciamo sapere agli ospiti dove trovarlo e se non hanno fretta indichiamo loro brevemente cosa contiene. Quando prepariamo la struttura per un nuovo gruppo di ospiti, controlliamo che non manchi nulla e integriamo eventuali prodotti esauriti.
Come scegliere la cassetta di pronto soccorso giusta? Dipende dal numero di ospiti massimo che possiamo ospitare. Un buon kit di pronto soccorso dovrebbe sempre contenere almeno questa dotazione:
- Antisettico
- Ghiaccio istantaneo
- Bende, garze e stecche
- Pinzette e forbici
- Farmaci di primo soccorso come un antipiretico, un analgesico, un antistaminico
- Guanti in lattice
Quando prepariamo la struttura per nuovi ospiti, controlliamo che non manchi nulla dal kit di pronto soccorso
5-Limitare il numero di ospiti
Stabiliamo un limite massimo di ospiti per garantire un soggiorno piacevole e affittare in sicurezza ai turisti. Ricordiamoci che esistono delle importanti limitazioni di legge: possiamo scoprire quali sono rivolgendoci all’ufficio del turismo della regione in cui operiamo. I limiti dipendono generalmente dai metri quadri a nostra disposizione e vanno rispettati rigorosamente.
Teniamo sempre presente che il Decreto Ministeriale Sanità del 5 luglio 1975 prevede che, per ogni abitante/inquilino, sia assicurata una superficie abitabile non inferiore a 14 metri quadri per i primi 4 abitanti/inquilini, mentre servono ben 10 metri quadri per ciascuno dei successivi.
Le stanze da letto devono avere una superficie minima di 9 metri quadri per una singola persona
Le stanze da letto devono avere una superficie minima di 9 metri quadri per una singola persona, 14 per due. Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno 14 metri quadri oltre alle stanze da letto; soggiorno e cucina inoltre dovrebbero essere provvisti di finestra apribile.
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