Il Super Green Pass è entrato in vigore il 6 dicembre, anche in zona bianca. Si chiama così la certificazione che ottengono solo i vaccinati che hanno ricevuto la terza dose e chi ha la doppia vaccinazione ed è guarito dalla malattia Covid-19 da un massimo di sei mesi. Questo certificato, dal decreto del 4 febbraio 2022, ha durata illimitata, ma se tutto va bene ce ne sbarazzeremo e non dovremo più esibirlo né controllarlo dopo il 30 aprile 2022.
ARTICOLO AGGIORNATO IL 1° APRILE 2022
Assieme alla certificazione verde “potenziata” erano entrate in vigore tutta una serie di altre regole che hanno coinvolto anche il settore turistico. Fino al 31 marzo 2022 per soggiornare in hotel, B&B, agriturismi eccetera era necessario essere in possesso della certificazione verde base, con alcune distinzioni sulla base del tipo di servizio di cui gli ospiti volevano usufruire.
Vediamo nello specifico cosa cambia dal 1° aprile 2022 in merito al green pass rafforzato per chi gestisce una struttura ricettiva. Per informazioni più approfondite su certificazione verde e ospitalità in generale leggi qui.
Cosa cambia per i gestori delle strutture ricettive
Le regole per alberghi, B&B, agriturismi eccetera continuano a essere un po’ diverse rispetto a quelle che coinvolgono ristoranti e altri esercizi. Chi gestisce alberghi e attività ricettive in generale, dal 1° aprile 2022 non ha più l’obbligo di chiedere agli ospiti la certificazione verde. Il certificato non è più necessario per dormire in hotel, B&B, case vacanze eccetera né nella forma base né in quella rafforzata.
Il certificato non è più necessario per dormire nelle strutture ricettive
Il green pass base (cioè doppia vaccinazione o test negativo) serve per pranzare o cenare al chiuso se il ristorante della struttura è aperto anche al pubblico che non è ospite, altrimenti no. Stessa cosa vale per l’eventuale bar della struttura, consumazioni al bancone comprese.
Il green pass rafforzato è invece necessario in caso di feste e congressi, anche per i servizi di catering all’aperto. Mentre per tutto ciò che concerne la somministrazione di alimenti e bevande, quando il servizio è aperto anche a persone che non soggiornano in struttura, serve il green pass base. Facciamo un esempio: se il ristorante del nostro agriturismo è aperto a tutti chi entra deve avere il green pass base. Anche i nostri ospiti.
Se il ristorante del nostro agriturismo è aperto a ospiti che non soggiornano tutti devono avere il green pass base
Infine, il green pass base non serve più per un eventuale accesso al centro estetico dell’hotel, mentre c’è ancora obbligo di green pass rafforzato per palestre, saune e bagno turco (all’interno delle strutture ricettive ma anche nelle strutture che non offrono il servizio di pernottamento).
Come funziona il controllo del Green Pass
Per verificare il possesso del green pass basta uno smartphone. Per controllare il QR code del green pass o del super green pass scarichiamo l’applicazione VerificaC19 da un qualunque store ufficiale su un dispositivo (va bene anche un tablet). Al momento del controllo non è necessario essere connessi a Internet. Se non vogliamo usare il nostro dispositivo personale, possiamo tranquillamente utilizzare o mettere a disposizione dell’incaricato per la verifica un vecchio dispositivo.
L’app Verifica C19 viene aggiornata di frequente. Quindi, se per qualche ragione non funziona, spesso basta aspettare qualche minuto. Ricordiamoci che se un ospite mangia in struttura e il nostro ristorante è aperto anche a ospiti esterni il suo green pass va controllato ogni volta. Questo perché il suo green pass base potrebbe scadere durante il soggiorno, nel caso in cui non sia vaccinato ma abbia eseguito un tampone. In teoria, quindi, il nostro ospite dovrebbe sottoporsi a un nuovo tampone e noi dovremmo ricontrollare periodicamente la certificazione verde.
self check-in E check-in super veloce
L’introduzione dell’obbligo di verifica del green pass per tutte le strutture ricettive ha impedito per alcuni mesi l’uso del self check-in, apprezzato da quegli ospiti che preferiscono entrare autonomamente in struttura e dagli host che hanno poco tempo da dedicare alle classiche procedure di accoglienza legate al check-in.
Mentre in albergo, B&B o agriturismo controllare il green pass è stato relativamente facile, poiché bastava chiederlo nel momento in cui i turisti ritiravano le chiavi per salire in camera, in appartamento o casa vacanze la cosa era più complicata. Con la fine dell’obbligo di green pass base per soggiornare nelle strutture ricettive, finalmente, torna la possibilità di lasciare all’ospite la scelta di optare per un self check-in
In alternativa, a chi preferisce il contatto umano ma ha comunque voglia di iniziare al più presto la sua vacanza, possiamo offrire l’opzione di un check-in super veloce, da fare via smartphone.
Grazie a Wiisy, in 30 secondi fai tutte le procedure di check-in e ti resta tutto il tempo per raccontare all’ospite i vantaggi di soggiornare nella tua struttura e cosa può trovare nei dintorni.
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Queste regole valgono anche per gli stranieri?
Le stesse regole che valgono per gli italiani si applicano anche ai turisti stranieri. Quando previsto, quindi, dobbiamo controllare con l’app Verifica C19 tutti, indipendentemente dalla provenienza. Anche i turisti che arrivano da territori esterni all’UE devono essere in possesso del green pass base per entrare in Italia.
Le stesse regole che valgono per gli italiani si applicano anche ai turisti stranieri
Bruxelles ha sottolineato che «una persona in possesso di un green pass Covid valido, in linea di principio non dovrebbe essere soggetta ad ulteriori restrizioni». Ma il governo ha comunque più volte sottolineato che valgono per i turisti stranieri le stesse regole che devono rispettare gli italiani. Chi non è vaccinato ad oggi può entrare in Italia con il tampone e soggiornare in albergo o in un’altra struttura ricettiva, ma non può andare in cinema, teatri e ristoranti al chiuso.
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