Wiisy non è stata con le mani in mano durante i lunghi mesi che hanno costretto il mercato turistico a un’attesa carica di difficoltà e di preoccupazioni, per il presente e per il futuro. «Abbiamo messo a punto nuove funzionalità dell’app e del gestionale – dichiara Paolo Zennaro, CEO di Wiisy – per facilitare ulteriormente la vita dei nostri clienti. E altre novità sono in arrivo. Ma prima di raccontarvi cosa bolle in pentola facciamo insieme il punto della situazione, come da tradizione alla fine dell’anno».
Abbiamo tutti pagato la crisi, nessuno escluso
La pandemia ha danneggiato pesantemente l’intero mercato del turismo alberghiero ed extra alberghiero. Inclusa la potente Airbnb. Fortunatamente il 2021 promette schiarite e riprese, anche grazie alla campagna vaccini anti Covid-19, ormai iniziata (seppure a rilento) sia in USA sia in Europa, Italia compresa. Per la salute di tutti noi è una buona notizia, che dovrebbe permetterci di tornare a viaggiare con maggior serenità e minori restrizioni.
A causa della crisi legata al Covid 19 e alla conseguente riduzione drastica della mobilità tra stati e regioni, a maggio 2020 Airbnb, l’azienda americana che gestisce la nota piattaforma dedicata agli affitti brevi, aveva annunciato il licenziamento di un quarto del suo organico, circa 1900 dipendenti.
Gli investitori credono fortemente nel turismo
Il mercato finanziario però ha dimostrato di credere fortemente nel turismo. E in particolare nella formula degli affitti brevi. Lo scorso 10 dicembre Airbnb si è quotata alla borsa di New York registrando un grande successo.
«All’apertura delle contrattazioni il prezzo delle sue azioni è salito velocemente a 146 dollari, oltre il doppio della cifra stabilita come punto di partenza e fissata a 68 dollari. Successivamente, il prezzo si è stabilizzato. Oggi (28 dicembre) ogni azione vale 154 dollari – sottolinea Zennaro. Quella di Airbnb è la quotazione USA più importante di questo 2020 fuori da ogni schema».
Il valore dell’azienda specializzata in affitti brevi, con una capitalizzazione di mercato pari a 101 miliardi di dollari, supera di fatto di circa tre volte quello delle catene alberghiere a stelle e strisce Hilton, Marriott e Hyatt messe insieme.
Parola d’ordine resilienza
Quello che possiamo trarre dall’esempio di Airbnb è un forte invito alla resilienza: nonostante il pesantissimo contraccolpo subito dall’intero mercato del turismo alberghiero ed extra alberghiero. Restare con le mani in mano non è una strategia vincente, anzi non è affatto una strategia.
«Anche per questo, noi di Wiisy abbiamo deciso di guardare avanti e sfruttare questi mesi, durante i quali molte attività sono state ferme giocoforza. Abbiamo migliorato e ampliato la nostra offerta, a partire dalla procedura di check-in, che ora si può effettuare completamente online» ha spiegato il CEO di Wiisy.
Check-in online al 100%
Permettere a un ospite di registrarsi prima ancora di arrivare in struttura è il sistema migliore per ridurre i tempi di check-in. Quando finalmente torneremo a viaggiare, la voglia di godersi al meglio l’intera esperienza, senza perdere neppure un minuto, sarà alle stelle. E il tempo dei nostri ospiti sarà quindi ancora più prezioso che in passato. Così come quello dei nostri collaboratori.
Sfruttando Wiisy i turisti invieranno in modo semplice e sicuro tutti i dati necessari a espletare le procedure di check-in in un lampo. Riducendo i tempi di permanenza alla reception o quelli dei gestori e dei property manager negli appartamenti e nelle case vacanza.
«Basterà fornire al viaggiatore l’indirizzo di un modulo online da compilare e una volta che avrà inserito tutti i dati, all’arrivo a destinazione, dovremo solo controllare che non manchi nulla» spiega Paolo Zennaro. Con Wiisy saranno sufficienti pochissimi secondi per completare il check-in e inviare i dati alle autorità competenti: la schedina al portale Alloggiati web, la comunicazione all’ISTAT, la tassa di soggiorno al comune.
Wiisy permette ora di effettuare un pre-check-in online
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Cosa ci ha insegnato il 2020
Se guardiamo al caso di Airbnb, ci sentiamo avvolgere da un caldo ottimismo, che in un periodo duro come quello che stiamo vivendo è di sicuro buon auspicio. Il settore viaggi e ospitalità ha segnato un numero di prenotazioni record nei pochi mesi in cui ci è stato concesso viaggiare, nel corso dell’estate 2020. Benché si sia trattato di una ripresa di breve durata, a causa dell’arrivo della seconda ondata di contagi da Covid-19.
Le preferenze dei viaggiatori sono cambiate, almeno temporaneamente, orientandosi al mercato turistico interno. E dobbiamo aspettarci che sarà ancora così. «I turisti che accoglieremo saranno in prevalenza italiani, in un primo periodo, e la scelta si focalizzerà sulle offerte di tipo extra alberghiero, con appartamenti e case vacanza in testa» – commenta Zennaro.
Si tratta di una soluzione che attira particolarmente e che molto probabilmente continuerà a essere privilegiata sul medio periodo. Questo perché offre la possibilità di risparmiare e restituisce una maggiore percezione di sicurezza a livello sanitario. In una casa vacanze il contatto con altre persone è limitato e si può decidere di preparare da soli i pasti e consumarli con il proprio nucleo familiare.
Affitti brevi e vacanze sul territorio saranno privilegiati in una prima fase di ripresa del turismo
Cosa ci aspetta nel prossimo futuro
Il pool di operatori dell’Organizzazione mondiale per il turismo delle Nazioni Unite prevedono una timida ripresa del flusso dei viaggi a livello internazionale solo nel terzo trimestre del 2021, in piena estate. Stiamo parlando nello specifico di turismo internazionale, quello interno dovrebbe cominciare a far girare l’economia prima, già dalla prossima primavera.
A Hicon, l’Hospitality Innovation Conference che quest’anno si è svolta (ovviamente) tutta online il 3 di dicembre, gli esperti del settore hanno confermato che il trend dei viaggi per il 2021 sarà orientato a soggiorni di prossimità, prevalentemente nella natura e meno nelle grandi città. In luoghi quindi poco frequentati e all’interno dei confini nazionali. Solo il 30% dei turisti abituali sembra intenzionato a salire a breve su un aereo.
Puntare sulla digitalizzazione
Secondo Ivana Jelinic, presidente della Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Viaggi e Turismo), il ritorno ai livelli di flussi turistici e giro d’affari del 2019 non avverrà prima del biennio 2023-2024.
«Nel frattempo possiamo e dobbiamo continuare a investire per offrire ai turisti un’esperienza di viaggio e soggiorno sempre più sicura e personalizzata. In quest’ottica sarà inevitabile (e fortemente auspicata) una spinta alla digitalizzazione dell’accoglienza sotto diversi punti di vista. Dal check-in alla profilazione dei viaggiatori, passando per la differenziazione dell’offerta.
Ecco cosa può fare Wiisy per tutti gli operatori del settore: offrire un supporto valido e completo per abbracciare la digitalizzazione dell’hospitality. I nostri tecnici informatici hanno lavorato senza sosta negli ultimi mesi. Sia sull’app e sul gestionale per il desktop di Wiisy, sia sul nostro sito internet. Presto saremo online con un sito nuovo di zecca, per raccontare al meglio il nostro lavoro e gli ultimi sviluppi del mercato, offrendo consigli a chi come noi lavora nel settore turistico. Non smettere di lavorare nonostante la crisi è il nostro modo per augurare a tutti un buon 2021» conclude Paolo Zennaro.
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