Cosa c’è da sapere su green pass e strutture ricettive? Non è sempre facile capire come seguire le regole ed evitare problemi. Come spesso capita nel nostro Paese, anche in tema di green pass e strutture ricettive ci sono tutta una serie di regolamenti, decreti e ordinanze che possono confondere le idee. Lo stato di emergenza, formalmente cessato al 31 marzo 2022, di fatto avrà ancora conseguenze per un altro mese almeno. E alcune regole rimarranno fino al 31 dicembre.
Attenzione: il nuovo stato di emergenza previsto da qui a fine anno riguarda la guerra in Ucraina e la crisi negli approvvigionamenti di gas e materie prime, non c’entra con il coronavirus. Possiamo dire che le regole restrittive imposta per la tutela della salute pubblica a causa della Pandemia sono in fase di smantellamento. Se nulla dovesse cambiare ci si aspetta il ritorno alla cosiddetta normalità (o quasi) per il mese di maggio.
Vediamo allora di chiarire come funziona la questione green pass per chi ha o gestisce una struttura ricettiva in questa fase di passaggio.
ARTICOLO AGGIORNATO IL 1° APRILE 2022
Niente obbligo di green pass per gli ospiti?
Partiamo da una buona notizia: i gestori delle strutture ricettive non sono obbligati a verificare il possesso del green pass per ogni cliente che vuole soggiornare nella struttura. Il decreto attualmente in vigore prevede che, per prenotare e soggiornare in una struttura ricettiva, non è più necessario essere vaccinati, aver effettuato un tampone nelle precedenti 48 ore o essere guariti dal Covid.
Dopo un periodo in cui era necessario possedere il Green Pass per dormire in hotel o mangiare al ristorante come ospiti della struttura, da oggi 1 aprile 2022 le regole sono nuovamente cambiate. Ci si può sedere ai tavoli di un locale senza avere il pass, ma solo all’aperto. Al chiuso occorre il green pass base, cioè la doppia vaccinazione o almeno il test negativo, anche se ci sono delle eccezioni per le strutture ricettive, come vedremo a breve. Inoltre, dopo un lungo periodo di stop, sono nuovamente ammessi i buffet self-service.
Il certificato non serve per dormire in hotel, B&B, case vacanze eccetera e come ospiti delle strutture ricettive si può cenare nel ristorante interno senza pass, ma non accedere a Spa e bagni turchi (che riaprono ma solo a chi può esibire la certificazione “rafforzata”).
I gestori di strutture ricettive non devono e non possono chiedere agli ospiti il green pass
Per i dettagli possiamo leggere l’ultimo decreto Covid: il D.L. 24 del 24 marzo 2022.
Servizio bar e ristorante
Gli ospiti possono accedere ai servizi di ristorazione riservati ai clienti dell’albergo, B&B, agriturismo ecc. anche se non hanno una certificazione verde COVID-19. Possono consumare al tavolo all’aperto sia al chiuso. Questo però se e solo se i servizi in questione vengono offerti esclusivamente alla clientela della struttura ricettiva. Se gestiamo un B&B, ad esempio, non dobbiamo chiedere il green pass base alle persone a cui serviamo la colazione, perché si tratta di un servizio esclusivo per gli ospiti.
Cosa succede quando invece il ristorante (o il bar) è aperto anche a clienti che non alloggiano nella struttura? Per la consumazione al tavolo e al chiuso l’accesso deve essere riservato a chi, cliente della struttura o cliente esterno, è in possesso di una certificazione verde base COVID-19 (quindi doppia vaccinazione o tampone negativo). Funziona come in un qualsiasi bar o ristorante. Agli avventori che consumano all’aperto o al bancone, quindi, non bisogna chiedere di mostrare la certificazione, che siano clienti esterni oppure ospiti.
Il ristorante dell’albergo è aperto a clienti esterni? Per mangiare al tavolo al chiuso serve il green pass base
Cerimonie e congressi
Il gestore di una struttura ricettiva che organizza una festa di matrimonio nelle proprie sale deve verificare il possesso del green pass rafforzato di ogni partecipante. Questa regola è prevista dal decreto-legge 22 aprile 2021 n. 52, poi convertito in legge con modificazioni il 17 giugno 2021 e ora parzialmente esteso fino al 30 aprile 2022. Per partecipare alle feste che seguono cerimonie civili o religiose è necessario il green pass rafforzato, anche per accedere alla parte di banqueting e catering. La certificazione è richiesta pure se la festa si svolge all’aperto.
L’obbligo di controllare il green pass si applica allo stesso modo alle attività congressuali, che siano all’interno della struttura ricettiva o meno.
In caso di feste in albergo e congressi la certificazione è necessaria anche all’aperto
Quali multe si rischiano?
Vediamo ora quali sono le sanzioni per il gestore di una struttura ricettiva che non verifica, ad esempio, il possesso del green pass dei partecipanti ad una festa nelle proprie sale.
La sanzione applicabile è di tipo amministrativo, da un minimo di 400 euro a 1.000 euro ed è a carico sia dell’ospite sia del gestore. Dopo due violazioni commesse in giornate diverse, si applica, a partire dalla terza violazione, la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività̀ da uno a dieci giorni.
Se non controlliamo il green pass quando previsto rischiamo fino a 1000 euro di sanzione
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Quando serve il green pass e quando non serve
La nostra struttura offre un servizio di centro benessere, piscina e/o palestra? Anche se il servizio dovesse essere aperto solo agli alloggiati, chi accede deve avere la certificazione verde rafforzata, che prevede la vaccinazione con tre dosi oppure la guarigione. Se però le attività si svolgono all’aperto, il green pass non è necessario.
La questione green pass e strutture ricettive, quindi, si fa più complicata nel momento in cui l’hotel, il residence eccetera offre servizi diversi da quello del semplice pernottamento con colazione.
L’obbligo di controllare la certificazione verde base nei centri estetici delle strutture ricettive, attivo dal 20 gennaio 2022 anche per i servizi alla persona, decade dal 1° aprile 2022.
Per i servizi alla persona come il centro estetico non è più richiesto il green pass dal 1° aprile 2022
Alcune norme generali su green pass e strutture ricettive
Restano valide tutte le regole generiche previste per la certificazione verde fino alla sua completa dismissione. I bambini al di sotto dei 12 anni non sono obbligati ad avere il green pass per accedere alle aree precluse agli adulti privi di green pass. I soggetti esentati dalla vaccinazione possono sempre accedere alle aree riservate ai possessori di green pass nel momento in cui mostrano la certificazione medica di esenzione alla vaccinazione anti SARS-COV-2.
Il certificato verde, in entrambe le versioni base e rafforzato, dovrebbe andare in pensione dal 1° maggio 2022. Fanno eccezione le RSA e i reparti di degenza degli ospedali, dove i visitatori dovranno comunque esibire il green pass legato alla terza dose o alla guarigione. L’ultimo decreto legge anti-Covid prevede tacitamente anche la cessazione dell’obbligo di usare le mascherine al chiuso dal 1° maggio. Questa misura però potrebbe essere prorogata sulla base dell’andamento di contagi, decessi e ricoveri.
Dovremmo dire addio al Green Pass base e rafforzato dal 1° maggio 2022
Come si effettua la verifica del possesso di green pass?
Per verificare il possesso o meno del green pass basta scaricare l’applicazione “VerificaC19” su un dispositivo mobile. Il dipendente, collaboratore eccetera, ci mostrerà il QR Code in formato digitale o cartaceo. Scansioniamo il QR Code e aspettiamo di vedere apparire sullo schermo il segno di spunta verde, che ci dice che è tutto ok, assieme alla scritta Certificato Valido. Se qualcosa non va vediamo invece una X su sfondo rosso e la dicitura Certificato non valido.
L’app consente di distinguere tra certificato base e rafforzato. Purtroppo, a causa dei frequenti aggiornamenti, capita che l’app risulti momentaneamente non utilizzabile.
Al momento del controllo bisogna selezionare la tipologia di verifica secondo quanto previsto dalla normativa. La scelta ricade tra:
- base
- rafforzata
- visitatori RSA
- Ingresso IT
Quello che ci interessa, come professionisti dell’ospitalità, sono solo le prime due voci, a seconda del motivo per cui stiamo controllando il green pass (ristorante al chiuso, dipendente, ingresso al centro benessere della struttura ricettiva eccetera).
Fino al 30 aprile 2022 ricordiamoci che per l’accesso ai luoghi di lavoro dobbiamo verificare il possesso della tipologia BASE. Per chi ha altri dubbi in tema di green pass e strutture ricettive è sempre possibile chiedere chiarimenti alle associazioni di categoria, come ABBAV (Associazione dell’Extralberghiero Veneto).
Per altri suggerimenti legati a Covid-19, gestione delle strutture e misure di prevenzione leggi il nostro articolo su pulizia e sanificazione.
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