Se Radar Lazio non funziona possiamo comunque inviare all’Istat i dati sui movimenti turistici nella nostra struttura? In teoria dobbiamo farlo, indipendentemente da eventuali malfunzionamenti legati al sistema di comunicazione in uso nella nostra Regione. Quando dimentichiamo di comunicare a Istat le presenze dei turisti che soggiornano nel nostro appartamento, B&B, casa vacanze eccetera, operando in Lazio rischiamo una sanzione amministrativa da 1.000 a 2.000 euro (BUR 22 S.O.5 del 10.08.2007 Regione azione, Art. 31). E lo stesso vale anche se commettiamo errori o imprecisioni.
Lo strumento gratuito regionale
Facciamo un passo indietro. Inviare i dati sui movimenti turistici è un obbligo previsto dalla legge nazionale 96/2017 e specificatamente regolamentato, in Lazio, dalla legge regionale 17/2011. La comunicazione deve avvenire online: lo strumento da usare per farlo è messo gratuitamente a disposizione dalla regione e si chiama Radar. Attenzione: l’obbligo c’è anche nei momenti in cui il sistema di comunicazione online non funziona. Quindi potremmo prendere una multa, se non riusciamo a inviare i dati sui flussi turistici, benché la responsabilità non sia nostra. L’eventuale sanzione ovviamente può essere contestata.
La comunicazione dei flussi turistici a Istat deve avvenire online
Cosa succede se Radar non funziona?
Abbiamo problemi con Radar a causa di errori o malfunzionamenti del sistema durante l’uso? Possiamo scrivere all’indirizzo supportoradar@visitlazio.com o contattare l’ufficio dell’Agenzia Regionale del Turismo. Ricordiamoci di specificare perché abbiamo bisogno di supporto, in modo dettagliato. Idealmente, per chiarire qual è il problema, è meglio allegare all’email un’immagine dello schermo che mostri l’errore.
Nel caso in cui lo strumento della Regione sia proprio del tutto fuori uso, come è già accaduto in passato a questo e ad altri portali simili, è necessario fare qualcosa. L’applicazione potrebbe essere inaccessibile per alcuni giorni o addirittura per settimane e quindi è importante correre ai ripari. Purtroppo, se Radar Lazio non funziona, non c’è un’alternativa per comunicare i flussi a Istat. Le app di terze parti come Wiisy, che rendono la comunicazione molto più agile e veloce, devono comunque interfacciarsi con Radar e con le altre piattaforme gratuite. Vediamo insieme cosa possiamo fare.
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L’attacco hacker
Partiamo da un esempio concreto. A luglio 2021 il data center della Regione Lazio è stato vittima di un attacco hacker che ha compromesso in modo serio la possibilità di usare un insieme di applicazioni e servizi online, dedicati a professionisti e cittadini. Tra questi sono stati messi ko il portale del turismo e in particolare tutta l’area del sito legata a statistiche e servizi per gli operatori di settore.
Per un mese circa sono risultati inaccessibili:
- il servizio CIR-CISE per l’attribuzione e la consultazione dei codici identificativi regionali del turismo;
- il servizio RADAR di Raccolta Dati Regionali, che come sappiamo è necessario per trasmettere i dati sui flussi turistici.
Provando a collegarsi ai link www.regione.lazio.it/cise e www.visitlazio.com/osservatorio non si approdava da nessuna parte. Cosa fare in questo caso? Paradossalmente non esiste un protocollo che sospenda l’obbligo di invio dei dati a Istat quando lo strumento che si dovrebbe usare non funziona.
Chi contattare in caso di disservizi
La cosa che suggeriamo di fare quando si verifica un caso del genere è contattare subito la Regione di appartenenza, nello specifico la segreteria dell’Agenzia regionale del Turismo del Lazio. Possiamo farlo da soli oppure, ancora meglio, con l’aiuto di un’associazione di categoria. Se lo facciamo di nostra iniziativa usiamo un indirizzo di Posta certificata, in modo che resti una traccia ufficiale dello scambio.
Per le comunicazioni ufficiali usiamo un indirizzo di Posta certificata
In ogni caso, quando riceviamo una sanzione per una mancata comunicazione dovuta a un disservizio che non dipende da noi, aspettiamo a pagarla. Facciamoci aiutare per contestarla presso il giudice di Pace o il Tribunale entro 30 giorni dalla notifica.
Una sanzione amministrativa può essere contestata entro 30 giorni dalla notifica
Hai bisogno di capire come ottenere le credenziali per il primo accesso a Radar? Vuoi imparare a usare al meglio l’applicazione ed evitare gli errori più comuni? Leggi qui.
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