Capire cosa si aspettano i turisti italiani dalla nostra struttura può essere molto utile per incentivare le prenotazioni che arrivano da chi preferisce viaggiare restando “vicino” casa. La Pandemia da coronavirus sembra ormai sotto controllo e le restrizioni legate agli spostamenti sono state molto ridimensionate un po’ in tutto il mondo. La situazione internazionale però è ancora critica: la guerra in Ucraina, la crisi delle materie prime e la pesante stagflazione che colpisce molti Paesi stanno portando a cancellazioni e tentennamenti tra chi avrebbe voluto concedersi una vacanza primaverile.
Secondo i dati di Assoturismo a fine marzo si è registrata una riduzione di circa il 30% delle prenotazioni per i mesi da aprile a giugno. «La guerra Russia-Ucraina – ha sottolineato Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – non ha fermato solo i viaggiatori di questi due Paesi. Assistiamo, infatti, a una diminuzione generale delle prenotazioni da tutta l’area dell’Europa orientale e del Baltico, dalla Finlandia all’Ungheria, passando per Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania. Mercati minori ma che prima della pandemia avevano mostrato un crescente interesse nella destinazione Italia, e lo stesso vale per gli Usa». Inoltre il caro-benzina influirà in modo decisivo sugli spostamenti. Ecco perché può essere una mossa intelligente quella di cercare di promuovere le prenotazioni legate al turismo di prossimità.
Si è registrata una riduzione di circa il 30% delle prenotazioni per il periodo primaverile
Vediamo quali sono le ultime tendenze del mondo dei viaggi per questa estate e come sfruttarle a nostro vantaggio per incentivare le prenotazioni.
Prenotazioni sicure grazie all’assicurazione viaggi
La voglia di viaggiare è alle stelle, ma ormai i turisti sono consapevoli del fatto che un imprevisto potrebbe sempre impedire loro di partire o godersi la vacanza. Se parliamo di cosa si aspettano i turisti italiani, dobbiamo essere consapevoli del fatto che molti si aspettano qualche spiacevole inconveniente.
Secondo il report Travel Trends di Google realizzato per i travel insights, dopo la Pandemia la propensione a scegliere soluzioni sicure, cioè coperte da un’assicurazione, è aumentata (+82%), e questo vale sia per la prenotazione di voli, treni e traghetti sia per i soggiorni nelle strutture ricettive. Di conseguenza, può essere una buona idea quella di prendere accordi con una o più compagnie di assicurazioni per permettere a chi prenota, se è interessato, di proteggere il suo acquisto con una polizza.
Esistono formule assicurative che possono essere attivate anche in caso di soggiorni brevi. Le opzioni sono molte, basta fare una ricerca sul web per trovare degli spunti utili. Come scegliere? La polizza per case vacanze e strutture ricettive extra alberghiere deve tutelare entrambe le parti e non limitarsi a intervenire quando c’è un giustificato motivo per annullare il viaggio. Scegliamone una che copra i danni per responsabilità civile verso i nostri clienti e magari che includa il rimborso legato ai problemi da occlusione delle condutture.
La propensione a scegliere soluzioni coperte da un’assicurazione è aumentata dell’82%
Possibilità di cambiare idea anche last second
Se è vero che il desiderio di concedersi un viaggio è forte, è altrettanto vero che molte famiglie si stanno scontrando con una minore disponibilità economica, dovuta agli aumenti di gasolio, benzina e utenze. Anche chi di fatto non sta subendo questa crisi potrebbe comunque esserne influenzato psicologicamente. Secondo Assoturismo un italiano su tre è tentato di tagliare le spese di viaggi e soggiorni. Dato che molti non riescono a decidersi, anche quest’anno le prenotazioni last second e i cambi di data potrebbero caratterizzare il mercato.
Un italiano su tre è tentato di tagliare le spese di viaggi e soggiorni
Come fare per andare incontro alle esigenze dei viaggiatori? Cerchiamo di offrire sconti e promozioni per chi prenota all’ultimo minuto. Oppure diamo la possibilità (in cambio di una maggiorazione di prezzo) di cambiare le date del soggiorno. Le soluzioni flessibili potrebbero attirare un numero maggiore di prenotazioni. Per non impazzire nella gestione di queste richieste ed evitare l’overbooking facciamoci aiutare da un gestionale.
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Servizi per lavorare in vacanza con tutti i comfort
L’holiday working o workation, tendenza nata durante la Pandemia, si conferma anche quest’anno tra i principali trend di viaggio. Facciamo in modo che le nostre strutture ricettive siano attrezzate per chi decide di lavorare in vacanza. Nella nostra offerta non possono mancare la connessione wi-fi gratuita e stabile e una scrivania con sedia da ufficio comode e confortevoli.
Chi prenota una stanza, una casa o un appartamento per lavorare e nel contempo godersi un po’ di mare, di montagna o magari una città d’arte, generalmente tende a farlo per un periodo di tempo maggiore. Secondo Google in questi casi la durata media del soggiorno si allunga passando da 11 a 19 notti. Un bel vantaggio! Quella dell’holiday working è una tendenza che favorisce appartamenti e case rispetto ad affittacamere, agriturismi e B&B, perché i turisti che lavorano cercano spazi più grandi.
Nata durante la Pandemia, la tendenza a lavorare in vacanza è oggi ancora molto forte
Attenzione alla sostenibilità ambientale
La tendenza a scegliere viaggi sostenibili e strutture ricettive rispettose dell’ambiente è un trend talmente forte che abbiamo dedicato al tema un intero articolo. Cerchiamo di rendere la nostra struttura più sostenibile intervenendo sui consumi, sui materiali usa e getta offerti agli ospiti, sulla linea di prodotti di cortesia eccetera. Ma soprattutto comunichiamo su tutti i canali che usiamo quali sono gli interventi e le azioni che abbiamo messo in campo a favore della sostenibilità.
La sostenibilità è una cosa che i turisti italiani si aspettano dalle strutture ricettive ma è anche una forma di attenzione all’ambiente che ci può consentire di risparmiare (sui consumi) e battere la concorrenza. Tra due strutture simili per tipologia di offerta e posizione molti italiani preferiranno quella più green.
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